Una delle questioni che maggiormente interessano i neo genitori è quella relativa al dormire o non dormire. In realtà, non è corretto parlare di "non dormire": nella maggior parte dei casi, semplicemente i più piccoli dormono nel "momento sbagliato". Scopri qui come si sviluppa il ritmo sonno-veglia nei bambini e cosa puoi fare per aiutare il tuo tesoro a dormire!
Il tuo bambino manderà alcuni segnali quando è stanco: alcuni sono abbastanza ovvi, altri imparerai a riconoscerli nel tempo. Reagire al momento giusto è importante, perché far addormentare un bambino stanco e piagnucolante può essere molto più difficile.
Ecco i segnali che dovrebbero farti capire quando il tuo tesoro è stanco:
I neonati non hanno ancora un ritmo sonno-veglia come gli adulti, ovvero il cosiddetto "ritmo circadiano". Questo si sviluppa durante le prime settimane.3 A seconda delle circostanze e della predisposizione, questo cambiamento dovrebbe avvenire intorno ai 2-4 mesi di età.3,4 Tuttavia, l'alternanza tra sonni brevi e fasi di veglia rappresenta anche una buona strategia di sopravvivenza per i neonati, in quanto possono consumare cibo regolarmente, sia di giorno che di notte, indipendentemente dal fatto che vengano allattati al seno o con il biberon.
Il tuo tesoro viene al mondo con un "programma" tutto suo. I neonati dormono circa 2-4 ore, poi restano svegli per un massimo di un'ora, quindi si riaddormentano. All'inizio questo schema si ripete varie volte nell'arco della giornata, ma a volte è diverso da un giorno all'altro. È una cosa necessaria, perché il corpo e la mente hanno ancora bisogno di molto riposo, ma anche di alimentarsi regolarmente.
A circa 6-8 settimane, molti bambini dormono meno durante il giorno e un po' più a lungo di notte4. Ciò nonostante, la maggior parte di loro continua per lungo tempo a svegliarsi di notte per mangiare.
Cerca di dormire quando il tuo bambino dorme, spegni il cellulare e lascia perdere le faccende domestiche: non è il momento di fare la perfezionista. In questo periodo, non esitare ad accettare qualsiasi aiuto ti venga offerto. Condividi i "turni di notte" con il tuo partner, se il lavoro lo consente. Se le condizioni abitative lo consentono, dormire da soli per una notte può fare miracoli.
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