Secondo la società tedesca di pediatria e medicina dell’adolescenza (DGKJ)1 e il portale pubblico austriaco della salute2, un neonato è da considerarsi dal pianto inconsolabile se piange più di tre giorni alla settimana per più di tre settimane per una durata di più di tre ore al giorno. Il neonato piange all’improvviso, senza motivo evidente e inizia circa dalla seconda settimana di vita, anche se il pianto spesso cessa verso la fine del terzo mese di vita. Alcuni neonati dal pianto inconsolabile, tuttavia, piangono ancora intensamente nel sesto o fino al nono mese di vita. Il bambino è inconsolabile, mostra sintomi come mani strette a pugno, gambe tirate verso il petto, viso arrossato, pancia indurita e/o flatulenze.
In numerosi articoli specializzati viene menzionato che la causa esatta non è chiara, ma le conoscenze su questo punto, negli ultimi anni, sono cambiate. Occorre sottolineare che non tutti i neonati che piangono presentano necessariamente un disturbo della regolazione, cioè la difficoltà di un neonato di riuscire a controllare e adattare adeguatamente il proprio comportamento in diverse situazioni, una circostanza che si esprime con pianto eccessivo, disturbi del sonno o problemi di nutrizione. La psicologia prenatale e perinatale, la psicologia del parto e l’epigenetica ci insegnano che il pianto eccessivo dei neonati è da ricondurre all’elaborazione del vissuto. Inoltre, nei neonati che hanno vissuto livelli elevati di stress durante la gravidanza o un parto traumatico il sistema nervoso è molto teso. Normalmente i neonati si regolano autonomamente già nel ventre materno. Succhiano il pollice, si allontanano dall’ago durante l’amniocentesi e hanno a disposizione alcune altre possibilità per proteggersi. Secondo la teoria polivagale3, un discostamento frequente della madre dall’area dell’“eccitazione ottimale”4(window of tolerance, Dr. Dan Siegel) durante la gravidanza può far sì che il neonato sia inondato continuamente di cortisolo. Tale circostanza può danneggiare non soltanto la struttura cerebrale del neonato, ma anche il sistema nervoso centrale. Dopo la nascita, questo bambino è particolarmente soggetto a essere sopraffatto e deve elaborare le proprie esperienze prenatali e perinatali. Ha bisogno di maggiore supporto da parte dei genitori rispetto ad altri neonati, la cui gravidanza e il cui parto sono stati connessi a un livello minore di stress e meno interventi. Dal momento che i neonati all’inizio, oltre alla comunicazione non verbale, possono comunicare soltanto tramite pianto o urla, i bambini stressati piangono più degli altri. Inoltre, è problematico anche che questa situazione comporti cambiamenti nell’amigdala che è responsabile per l’elaborazione delle emozioni e dello stress.
Alcuni pionieri5 si sono occupati intensamente di analizzare le esperienze dei neonati già nel ventre materno e durante il parto. Queste conoscenze consentono una comprensione migliore delle relazioni tra le esperienze del neonato e il suo pianto.
G. Hidas e J. Raffai hanno scoperto che il ricorso all’analisi dell’attaccamento in gravidanza fa sì che ci sia un numero inferiore di neonati dal pianto inconsolabile6. Questo effetto positivo si spiega con il fatto che l’analisi dell’attaccamento contribuisce a ridurre il carico per il bambino durante la gravidanza e il parto. Inoltre, consente una comunicazione più intuitiva tra madre e neonato, facendo sì che la prima comprenda meglio il secondo. Ne consegue che il neonato deve piangere di meno per essere “compreso” dalla madre.
Anche l’altro genitore durante la gravidanza può contribuire positivamente all’attaccamento. Ecco alcune idee per farlo:
In veste di primo contatto per i genitori è importante conoscere enti e disporre di una rete verso cui poter indirizzare i genitori. Tali enti a cui rivolgersi possono essere ambulatori specializzati nei neonati dal pianto inconsolabile12 , terapisti cranio-sacrali, consulenti per terapia sui neonati13, esperti di analisi dell’attaccamento14, ostetriche con una formazione supplementare specifica e altri esperti ed enti specializzati. Una rete ben funzionante facilita ai genitori l’accesso alle risorse necessarie.
1https://www.dgkj.de/eltern/dgkj-elterninformationen/elterninfo-schreibaby#:~:text=Man%20spricht%20von%20einem%20Schreibaby,nur%20als%20grober%20Richtwert%20dienen (consultato in data: 09/08/2023)
2https://www.gesundheit.gv.at/leben/eltern/nach-der-geburt/schreibaby.html (consultato in data: 09/08/2023)
3Porges, S.W.(2021). Die Polyvagal-Theorie und die Suche nach Sicherheit. Traumabehandlung, soziales Engagement und Bindung. Gespräche und Reflexionen zur Polyvagal-Theorie. (La teoria polivagale e la ricerca della sicurezza.Trattamento dei traumi, impegno sociale e attaccamento.Colloqui e riflessioni sulla teoria polivagale.) Probst. Edizioni G.P.Verlag.
4https://www.attachment-and-trauma-treatment-centre-for-healing.com/blogs/understanding-and-working-with-the-window-of-tolerance (consultato in data: 09/08/2023)
5Otto Rank (“Das Trauma der Geburt” - Il trauma del parto), Karlton Terry (“Vom Schreien zum Schmusen, Vom Weinen zur Wonne” - Dalle urla alle coccole, dal pianto alla gioia), Ray Castellino (“WombSurround Workshops” - Workshop WombSurround), William Emerson, Christian Rittelmeyer (“Frühe Erfahrungen des Kindes, Seele des Kindes vor, während und nach der Geburt” - Esperienze precoci del neonato, anima del neonato prima, durante e dopo il parto), György Hidas e Jenö Raffai (creatori dell’analisi dell’attaccamento e dell’accompagnamento prenatale della gravidanza), David B. Chamberlain, et al.
6https://www.schroth-apv.com/Bilder/BindungsAnalyse_dt_schroth-apv.pdf (consultato in data: 08/08/2023)
7https://www.who.int/teams/mental-health-and-substance-use/promotion-prevention/maternal-mental-health (consultato in data: 05/08/2023)
8Görtz-Schroth, A. Fortschritte in Schwangerschaft und Geburt durch Bindungsanalyse (Progressi nella gravidanza e nel parto grazie all’analisi dell’attaccamento) (pag. 10-17)
9https://www.efcni.org/wp-content/uploads/2018/03/german_translation_of_benchmarking_report.pdf (consultato in data: 09/08/2023)
10 Blazy, H. (2022). Bindung im und Trennung vom ersten Zuhause (Attaccamento nel primo ambiente domestico e separazione da esso), (pag. 10-17). Edizioni Mattes Verlag.
11 (Einführung in die Bindungsanalyse - Introduzione all’analisi dell’attaccamento. Homepage Dr. Schroth 31210 rev.) (schroth-apv.com) (consultato in data: 08/08/2023)
12 https://www.familienhandbuch.de/unterstuetzungsangebote/beratung/schreiambulanzen.php, https://www.elternsein.info/suche-schreiambulanzen/, https://www.gesundheit.gv.at/leben/eltern/nach-der-geburt/schreiambulanz.html, (consultato in data: 08/08/2023)
13https://www.ippe.at/babytherapy/ (consultato in data: 08/08/2023)
14www.kelaridis.at (consultato in data: 08/08/2023)
Letteratura di approfondimento
Bergh, B. R. H. V. den et al. (2020). Prenatal developmental origins of behavior and mental health: The influence of maternal stress in pregnancy. Neurosci. Biobehav. Rev. 117, 26–64.
Schaal, B., Orgeur, P., & Rognon, C. (1995). Odor sensing in the human fetus: Anatomical, functional, and chemoecological bases. In Lecanuet, J.-P., Fifer, W.P., Krasnegor, N.A. & Smotherman, W.P. (Eds.), Fetal development: A psychobiological perspective (205–237). Lawrence Erlbaum Associates, Inc.
Roffwarg, H. P., Muzio, J. N. & Dement, W. C. (1966). Ontogenetic Development of the Human Sleep-Dream Cycle. Science 152, 604–619.
Hidas, G., Raffai, J. & Vollner, J. (2021). Nabelschnur der Seele: Psychoanalytisch orientierte Förderung der vorgeburtlichen Bindung zwischen Mutter und Baby. (Cordone ombelicale dell’anima: promozione orientata alla psicoanalisi dell’attaccamento prenatale tra madre e neonato.) (3° edizione). Ed. Psychosozial-Verlag.
Raffai, J. (2015) Gesammelte Aufsätze. Entwicklung der Bindungsanalyse (Raccolta di saggi. Sviluppo dell’analisi dell’attaccamento) (1° edizione). Edizioni Mattes Verlag.
Hildebrandt, S. e Blazy, H. (2015). Schwangerschaft und Geburt prägen das Leben (Gravidanza e parto caratterizzano la vita) (1° edizione). Edizioni Mattes Verlag.
Weinstein, A. (2016). Prenatal development and parents’ lived experiences: How early events shape our psychophysiology and relationships (1° edizione). W. W. Norton & Company.
Verny, T. & Weintraub, P. (2003). Pre-Parenting: Nurturing your child from conception. New York: Simon & Schuster.
Porges, S. (2004). Neuroception: A Subconscious System for Detecting Threats and Safety, Journal Zero to Three 24 (5), 19-24.