Guida all’applicazione: proteggere, promuovere e supportare l’allattamento al seno nelle strutture che forniscono servizi per la maternità e la neonatologia: revisione dell’Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini, OMS 2018 (http://who.int/nutrition/bfhi/en/).
Ospite di MAM è l’illustre pediatra Reinhold Kerbl, professore universitario e primario del reparto di pediatria presso l’ospedale di Leoben (Austria), che in un’intervista ci parla delle linee guida dell’OMS sul tema dell’allattamento, aggiornate recentemente.
Kerbl: L’Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini (BFHI in inglese) è stata avviata nel 1991. L’obiettivo della BFHI era motivare le madri a nutrire quanto più possibile i propri neonati e bambini piccoli con il latte materno, soprattutto nei primi sei mesi. Per raggiungere questo obiettivo, sono state stabilite diverse misure scritte. Si annoverano, tra le altre, il “divieto” dell’uso di biberon e succhietti nei primi sei mesi di vita del bambino. Si ipotizzava infatti che la tettarella dei biberon e i succhietti potessero ostacolare l’allattamento.
Kerbl: Nella nuova versione sono scomparsi alcuni “divieti”. La BFHI rielaborata guarda ancora con prudenza all’uso di biberon e succhietti, ma non lo vieta più. Il passo 9 dell’iniziativa “Insieme per l’Allattamento” è passato da “Non dare tettarelle artificiali o succhietti ai neonati durante il periodo dell’allattamento” a “Consigliare le madri sui rischi dell’uso di tettarelle, succhietti artificiali e biberon”.
Kerbl: Innanzitutto, l’iniziativa “Insieme per l’Allattamento” si fonda ora maggiormente sulle capacità individuali dei consulenti per l’allattamento. Viene conferita loro tanta importanza quanta alle ferree procedure, poiché in questo modo ai consulenti si offrono diverse possibilità di applicazione positiva del proprio lavoro.
Kerbl: Questa nuova versione è ragionevole. Ora sono state relativizzate, sulla base di prove, quelle che una volta erano visioni promosse in modo “militante”. “Consigliare invece di vietare” è il nuovo motto che tiene conto anche delle possibili necessità di neonati e bambini piccoli. Possono essere anche necessità mediche come, ad esempio, la produzione insufficiente di latte. Inoltre, si tiene in maggiore considerazione la capacità di scelta personale dei giovani genitori. Ad ogni modo, anche nella versione aggiornata della BFHI l’obiettivo più importante rimane raggiungere un tasso di allattamento con latte materno quanto più elevato possibile. Occorre raggiungere questo obiettivo in maniera capillare poiché, secondo l’OMS, l’allattamento generale potrebbe salvare nei primi due anni di vita oltre 800.000 bambini in tutto il mondo.2